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Scopriamo qualcosa in più di AteBra [Atene Bracciali]

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Benvenuti sul blog di AteBra.

Come nasce AteBra?

Cosa fa lo staff dietro le quinte?


Rilassato, su un lettino da spiaggia all'ombra di una villa dove trascorrevo le vacanze, osservavo il bracciale che avevo al polso, un bracciale in pietra lavica nera naturale con al centro una pietra tonda in Lapislazzuli.

Mi rilassavo e ascoltavo il mare che si infrangeva sugli scogli, ad un passo dalla villa. Era stata una giornata intensa, ci trovavamo a Noto, località ricca di monumenti dalla grande architettura, paesaggi meravigliosi e spiagge di sabbia dorata. Definita simbolo del barocco siciliano, è meta di turismo e patrimonio dell’UNESCO.

Il bracciale al mio polso, che continuo a girare e osservare, non l’ho acquistato a Noto ma nell’isola di Ortigia che abbiamo visitato il giorno prima. Nei vialetti carichi di negozietti e bancarelle dai mille colori si possono osservare oggetti di ogni sorta, c’è chi vende souvenir, migliaia di calamite da frigo che rappresentano la Sicilia in ogni sua forma artistica e culinaria. Si possono ammirare calamite a forma di cannolo, arancino, granatina, limoni, vulcani, carretti folcloristici e altre mille fantasie che deliziano gli occhi dei turisti. Anche Ortigia ha i suoi fiori all’occhiello, come Piazza Duomo, che si trova nel cuore di Siracusa, l’imponente Castello Maniace, sulla punta dell’isola, e tante altre cattedrali architettoniche risalenti al 1700.

Io, che passeggiavo tra queste stradine, mi ritrovo a chiacchierare con un artigiano che creava dei bracciali sul momento per turisti, quali eravamo. Rimasi affascinato dalla sua bravura e velocità. Una tecnica che lasciava intendere che non lo faceva da poco tempo. Era bengalese, trapiantato in Sicilia da tantissimi anni. Infatti, non aveva la solita bancarella ma un vero e proprio negozietto stracolmo di qualunque cosa vi passi per la testa. Dell’incenso bruciava qualcosa di molto rilassante, non le solite fragranze di fiori ma qualcosa di leggero, sapeva di frutta ma senza capire quale essa fosse. Tra una battuta e l’altra mi parlava con il suo italiano approssimato e come diciamo sempre, sapessi io parlare la sua lingua approssimata come lui riesce a parlare il mio italiano. Gli dissi che volevo farmi un braccialetto, mi chiese di scegliere le pietre e mi indicò delle ciotole che contenevamo centinaia di tipi di pietre dure naturali. Optai per la pietra lavica nera naturale, con il suo effetto poroso opaco e una pietra centrale in Lapislazzuli, effetto marmorizzato che pareva essere il cosmo in miniatura. Mi se due distanziali in acciaio accanto alla pietra centrale e in men che non si dica il bracciale era pronto. Bellissimo. Gli dissi che mi sarebbe piaciuto creare quei bracciali utilizzando tutte quelle varietà di pietre lasciando fare alla fantasia. Il perché mi attirasse così non l’ho ancora capito, forse perché ho dipinto una vita e la varietà di colori mi ha sempre stimolato a trovare nuove sfumature e combinazioni. Comunque lui fece un sorriso e disse che i segreti dovevano restare tali. Capii che era un po' geloso delle sue tecniche, perché di questo si trattava, faceva diversi nodi a quell’elastico talmente veloce che non lasciava intuire nulla. Lo ringraziai, pagai, me ne andai dal negozietto e mi incamminai per raggiungere gli altri che intanto erano intenti ad acquistare souvenir. Mentre mi allontanavo osservavo il bracciale al polso, mi piaceva, ma la mia mente, che evidentemente non è troppo normale, continuava a rivedere tutte quelle pietre e a pensare che io avrei combinato in altri modi il bracciale, ma non perché non fossi soddisfatto di ciò che mi face il bengalese ma per la voglia di creare fantasie diverse. In altre parole, è come se rivedessi la tavolozza dei colori che usavo per dipingere e volevo combinare, cambiare o abbinare altre varietà di pietre e colori. Raggiunti gli altri feci vedere a mia moglie il bracciale, le piacque molto e mi chiese dove l’avessi fatto, le spiegai tutto e lei mi chiese: “ma ne fa anche diversi?” In quel momento mi si illuminò la mente, pensai che fosse una buona occasione per tornare dall’artigiano e regalarne uno anche a lei. Pareva che la mia mente non stesse cercando altro che una scusa per tornare in quel piccolo mondo di balocchi. L’attrazione che provavo mi fece capire che volevo saperne di più, che volevo chiedere a quell’artigiano molte più cose ma che lui aveva poca voglia di spiegare qualcosa sul suo lavoro, lui voleva solo vendere non istruire. Dissi a mia moglie di seguirmi e tornammo in quel negozietto. Salutammo e con mia sorpresa ci accolse con un bel sorriso, contento di rivedermi e speranzoso di fare una nuova vendita. Gli dissi che volevo regalare un bracciale anche a mia moglie e lui la invitò a scegliere le pietre. Mentre lei sceglieva continuammo a parlare del più e del meno. Non riuscii a trattenermi e gli chiesi nuovamente se mi potesse spiegare i passaggi dei nodi che faceva. Lui, anziché essere negativo come la prima volta, rispose dicendo che quello era il suo lavoro, non poteva spiegare a tutti come si svolgeva, col rischio che il giorno dopo venivano a vendere nella stessa strada. In quel momento capii il perché di tanta riluttanza, allora prontamente gli dissi che io, dopo qualche giorno, avrei ripreso l‘aereo e non mi avrebbe più rivisto, non potevo essere io quello che gli avrebbe creato concorrenza. Lui ci penso su qualche secondo e disse: “va bene, se tua moglie trova qualcosa che gli piace e l’acquista, io ti faccio vedere come si assembla”. Mia moglie trovò le pietre per il bracciale e l’artigiano rimase di parola e mi fece vedere i suoi passaggi unici. Ci tengo a definirli unici perché in un mondo così tecnologico, dove i tutorial la fanno da padrone, non ho trovato un solo video su tutta la rete che riproponga la tecnica di questo simpatico artigiano.

 

Oggi, a distanza di qualche tempo, ripenso spesso a quell’artigiano che mi diede l’imput di dedicarmi a questa nuova esperienza. Ad oggi ho fatto oltre 500 bracciali, collane, orecchini, catene e parure di ogni tipo, Madreperla, Swarovski, Perle d’acqua dolce e ogni tipo di pietre dure. Abbiamo creato parure in argento e acqua marina e tante altre belle cose che sono state apprezzate da subito. Dico “abbiamo” in quanto si è appassionata anche mia moglie e mia sorella. Facciamo dei meeting (riunioni) dove presentiamo le nostre creazioni uniche e dove le persone ne approfittano del listino unico riservato solo ai meeting. Siamo presenti su tutti i social e abbiamo un bellissimo sito curato nei minimi dettagli da professionisti del settore.

Ho pensato e ripensato ad un nome che esprimesse la mia percezione di questi elementi della natura. La mia mente volava verso la Grecia, alla sua capitale Atene, i suoi tramonti sull'Acropoli, le imponenti colonne del Partenone, tempio di sogni nascosti e desideri irrealizzati. Un fascino che si averte solo odorando i suoi venti e osservando le sue pietre. La voglia di catturare il fascino delle materie prime, montarle su un filo e indossarle al polso.

 

Così nasce “Atene Bracciali”, che oggi abbreviamo “AteBra”. Il nome abbreviato si presta meglio per dei loghi, pubblicità, magliette e perle personalizzate. E poi, abbiamo tenuto conto anche di voi, abbiamo lanciato un’indagine di mercato e avete risposto positivamente su nome abbreviato. Ci avete detto che anche il suono della parola, benché un acronimo, suona bene. Vi è piaciuto! Allora sia!

 

Perché vi abbiamo voluto raccontare chi siamo?

Per dirvi che dietro questo progetto non ci sono multinazionali o grosse aziende, ci sono solo persone come voi, con progetti e sogni che aspettano di essere lanciati in aria e vedere se volano o se cadono. Se un progetto è sostenuto da migliaia o centinaia di euro, è obbligato a volare. Se un progetto è sostenuto da idee, fantasia e passione, non è obbligato a volare, ma se vola… fa sognare.


Il bello di questo lavoro è che il nostro successo per metà è merito nostro, l’altra metà è merito vostro. Ogni giorno leggiamo bei comenti, ci riempite di complimenti, questo è ciò che ci motiva. Sono le simboliche ali che permettono al progetto di restare ad alta quota, di continuare a volare, di continuare ad emozionarci e far emozionare. Le nostre creazioni non sono solo oggetti. Le nostre creazioni vengono realizzate solo con materiali naturali, “elementi preziosi della natura”. Il nostro spot non cambierà nel tempo, siamo più che convinti che gli elementi della natura riportino l’uomo ai suoi equilibri originali, sani e che contribuiscano al benessere del cuore. Continueremo ad aver successo finché continueremo ad emozionarvi.

 

Abbiamo coniato una nostra frase che accompagnerà ogni certificazione di autenticità.

Recita così:

“Ogni cliente soddisfatto è una preziosa pietra che

si aggiunge alla collana dei successi di AteBra”.

 































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